sQuola by

14 Mar
2008

Stamani, mentre mi recavo al lavoro, ho ascoltato la primissima parte di “Radio anch’io” (su Radio1) che parlava della scuola, dei suoi problemi ecc. ecc.

Purtroppo (o per fortuna) sono arrivato al lavoro che il programma era appena iniziato e non l’ho potuto seguire. Tuttavia, tutte le volte che mi capita di assistere ad un dibattito sul tema mi stupisco di come nessuno (o quasi nessuno) tenga presenti i seguenti punti (per me fondamentali):

  • Gli studenti (tutti, nessuno escluso) faranno sempre e solo il minimo indispensabile per raggiungere il voto che si sono prefissati. Se per una esigua minoranza questo è un 8 o un 9 la stragrande maggioranza (inclusa gente notevolmente intelligente) è un 6 risicato. Alzare il livello dell’istruzione quindi vuol dire (anche) richiedere di più agli studenti.
  • In mezzo ad un limitato numero di eccellenze ed un gran numero di mediocrità si annida una quantità di professori assolutamente inadatti al proprio ruolo. Vuoi perché assolutamente incompetenti nella propria materia, vuoi perché assolutamente inadatti al rapporto umano con gli studenti, vuoi perché troppo pigri per organizzare seriamente le proprie lezioni. Non è che si potrebbe inserire un filo di meritocrazia e cacciare a pedate nel sedere quegli insegnanti che non fanno altro che far danni o far disamorare gli studenti alle proprie materie? Magari così si farebbe anche posto a quelche giovane brillante e pieno di voglia di fare.
  • I programmi scolastici sono essenzialmente fermi sin dai tempi della riforma Gentile. Nel frattempo il mondo è cambiato notevolmente, la scolarizzazione ha iniziato ad includere anche le classi meno privilegiate ed il mondo del lavoro ha sempre più fame di ruoli tecnici e di gente che sappia (sul serio) comunicare in una o più lingue straniere. Noi invece siamo fermi ad un liceo classico dove l’inglese lo si studia solo al ginnasio, ad un liceo scientifico dove il latino ha più ore ed importanza dell’inglese (ed anche della matematica, ma questo sarebbe un altrio discorso) e dove l’alfabetizzazione informatica e “scientifica” è a dei livelli che definire ridicoli è un eufemismo.

Io non farò mai il ministro dell’istruzione (e nemmeno il sottosegretario a questo o quello) ma, nel mio piccolo, trovo assurdo che nessuno provi neppure a toccare questi temi.

(forse) ne abbiamo parlato qui:

1 Response to sQuola

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giulia zeta

Aprile 11th, 2008 at 15:38

Nessuno proverà mai a toccare “certi” temi perché scoperchierebbero un mostruoso vaso di Pandora. La scuola non fa più cultura, e di anno in anno gli studenti sono sempre più ignoranti. Chi dobbiamo ringraziare?
ciao gz

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