Perché il blu-ray NON è una grande innovazione tecnologica by

23 Mar
2009

N.B. Lo so che il mondo non è iniziato dai dischi in vinile e che ho tralasciato una dozzina di alternative e sviluppi tecnologici vari. Concedetemi un minimo di iper-semplificazione 😉

Un tempo la musica la si ascoltava dai dischi in vinile ed il video (per i più volenterosi) lo si vedeva da pellicola, poi arrivarono le audiocassette. Compatte, resistenti (più di un vinile se non altro) e con la possibilità di leggerle e scriverle tramite apparecchi compatti le audiocassette permettevano un ascolto agevole della musica con una qualità non eccelsa ma ragionevole. Il video su un’audiocassetta proprio non ci stava e così, svariati anni dopo, vennero introdotte le videocassette che, con un volume un po’ più abbondante rispetto alla normale audiocassetta, permettevano tranquillamente di vedere, copiare e trasportare3 ore buone di video. Audiocassette e videocassette sono state una rivoluzione. Quello che prima era un rituale per iniziati diventava comodo ed accessibile a tutti. Non c’è da sorprendersi che mangianstri e videoregistratori fossero presenti in praticamente tutte le case.

Poi siamo passati a CD e DVD. Il vantaggio dei dischi ottici non è mai stato tanto la capienza (un album musicale o un film stavano tranquillamente su una cassetta), la resistenza (CD e DVD sono spesso più fragili delle cassette) o la qualità. I vantaggi fondamentali sono stati la versatilità ed il passaggio ad un supporto digitale. Questo passaggio è infatti coinciso con l’inizio della lenta transizione dei pc da macchine da lavoro (o, al più, da gioco) a centri multimediali. Su un CD/DVD ci metto i dati che più mi piacciono (musica, film, libri) e poi me li vado a riprendere come e quando voglio, senza dover far scorrere un nastro per beccare dove inizia ciò che mi interessa. Non c’è da stupirsi che lettori CD e DVD sianoa tutt’oggi presenti in quasi tutte le case.

Poi è arrivato il blu-ray. I blu-ray promettono di archiviare fino a 50 Gbyte di dati (due o tre film in alta definizione) con le prossime evoluzioni ma la domanda mi sorge spontanea: se ne sentiva proprio la mancanza? A che bisogno del mercato rispondono? Sicuramente non al bisogno di supporti più compatti dato che i blu-ray sono delle stesse identiche dimensioni dei CD. Nemmeno ad un bisogno di resistenza meccanica (CD e DVD hanno la brutta tendenza a smettere di funzionare quando ne viene graffiata la superficie) dato che lo strato protettivo dei blu-ray è così sottile che basta un nonnulla per rendere inservibile il tutto. Le funzionalità offerte dai blu-ray poi sono pressappoco le stesse dei DVD. L’unico vantaggio reale è la capacità di archiviazione che permette di far stare un film in alta definizione su un unico supporto. Il problema è che, anche dando per scontato che quasto bisogno di capacità di archiviazione sia reale e sentito, il blu-ray è la risposta sbagliata.

Un’alternativa? Ad esempio le memorie a stato solido. Proviamo a fare un paragione fra un blu-ray ed una scheda SD:

* Partiamo dalle dimensioni: un blu-ray (così come un CD o un DVD) è un disco con diametro 12 cm (11310 mm quadri) mentre una scheda SD standard è un rettangolo 24×32 mm (768 mm quadri). Gli spessori sono comparabili. Ergo: un blu-ray è quasi 15 volte più ingombrante di una scheda SD. Esistono poi gli standard mini e micro SD che sono, rispettivamente, 20×21.5 mm e 11×15 mm.

* Resistenza meccanica: un blu-ray (come CD e DVD) è sensibile soprattutto alla flessione. Infatti, essendo molto largo e sottile, basta poco per deformarlo quel tanto che basta a renderlo inutilizzabile. In più i dischi ottici sono anche molto sensibili agli urti laterali; se vi cascano di taglio in terra hanno la brutta tendenza a fratturarsi radialmente come tante fette di torta. Per peggiorare le cose i bly-rayhanno uno strato protettivo di 0,1 mm contro gli 0,6 dei DVD. Di conseguenza bastano graffi molto più lievi per rendere il tutto inutilizzabile (c’è da dire che lo strato protettivo di un blu-ray è più duro di quello di un DVD e quindi, a parita di sfregamento, i solchi lasciati sono minori). Una scheda SD non sarà indistruttibile ma la si può tranquillamente portare a giro in tasca, farla cadere, bagnarla, strusciarla sul pavimento senza che questo produca un degradamento dei dati contenuti. Ovviamente una SD non è indistruttibile: se la flettete con forza o la prendete a martellate potete dirgli addio. Entrambi i supporti poi sono egualmente sensibili alle alte temperature: se ve li scordate sotto il sole cocente di agosto non sperate di leggerci qualcosa dopo.

* I lettori: un lettore per un blu-ray deve essere, per necessità, largo almeno quanto il disco stesso. In più c’è bisogno del posto per il motorino che lo fa girare, per il laserino e per il gruppo ottico. Un lettore per schede SD non ha bisogno di motori di nessun genere (il che migliora anche la silenziosità e la durata temporale del lettore) e può essere poco più grosso della scheda stessa. Non è un caso che gran parte dei cellulari permettano di ampliare la memoria attraverso una minuscola porta micro SD.

* Il costo al gigabyte (ovviamente indicativi): un blu-ray della Verbatim da 25 Gbyte costa poco meno di 10 euro. Una scheda SD da 16 Gbyte poco meno di 30. Ergo: una scheda SD costa oltre 4,5 volte più di un blu-ray come prezzo al Gbyte.

* Velocità di scrittura: Un tipico blu-ray 2x permette di scrivere 72 Mbit al secondo. Si parla di blu-ray 8x che potrebbero scrivere fino a 288 Mbit al secondo. Una tipica scheda SD di classe 6 (40x) permette di scrivere 6 Mbyte al secondo e le specifiche 2.0 prevedono velocità fino a 200x (30 Mbyte al secondo). Confrontare Mbit con Mbyte richiede una certa dose di inventiva dato che non è ovvio sapere se il fattore di conversione sia 8, 10 o qualche altro numero esoterico; comunque sia a spanne direi che i blu-ray sono un filo più veloci delle schede SD e lo rimarranno anche nel prossimo futuro.

In conclusione: allo stato attuale delle cose i blu-ray sono il supporto portatile più capiente (se si escludono gli hard-disk ssd che però sono ancora troppo costosi e tutte le soluzioni poco trasportabili tipo dischi rigidi o nastri da backup) e più veloce disponibile in questo momento sul mercato. Tuttavia è anche ingombrante, fragilissimo e necessita di lettori ingombranti e rumorosi. Le memorie allo stato solido invece sono una tecnologia emergente che sta facendo passi da gigante e non mi stupirebbe troppo che sopravanzassero i dischi ottici sia un capienza che in velocità in pochi anni.

E allora perché i blu-ray vengono spinti tanto dalle industrie? Sarà mica che, per vendere, avevano bisogno che noi si rinnovasse il parco dei lettori (e dei televisori)? Sarà mica che oramai hanno speso così tanti soldi su questa tecnologia (Sony in primis) da non potersi permettere di farsi sopravanzare da una tecnologia più innovativa e più “giovane”?

Ciascuno è libero di fare quello che preferisce ma io continuerò a vedere i film su DVD (la cui qualità mi pare soddisfacente) nell’attesa che memorie a stato solido e gli hard-disk multimediali facciano scomparire i fossili del passato.

(forse) ne abbiamo parlato qui:

6 Responses to Perché il blu-ray NON è una grande innovazione tecnologica

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Frieda

Marzo 25th, 2009 at 17:53

AFAIK gli HD SSD hanno due problemi al momento: le dimensioni (sono per ora meno capienti rispetto ad un HD tradizionale) e lo standard (ognuno usa il suo). Quanto al prezzo.. beh, appena ci sarà vera concorrenza sul prodotto non sarà più un problema. Per il resto tendo a concordare con la tua analisi 🙂

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marcello.far

Luglio 9th, 2009 at 13:39

avrei voluto commentare prima questo bel post, ma sono pigro e poi mi è passato di mente.

Sostanzialmente d’accordo con quello che dici, ritengo però con confondi un po’ le cose riguardo al contenuto e al supporto.

Il blueray è un supporto ottico come il dvd e il cd prima di lui. L’utilizzo di questa tecnologia per il back-up o il trasporto dei dati, diciamoci la verità non è mai decollato. Tutti abbiamo gli scaffali della soffitta pieni di polverosi cd che contengono divx, mp3, giochini del mame, l’archivio delle foto della nonna e il filmino delle ferie. In ufficio c’ho ancora il cd di uindous 95, fai te.

E’ quindi un po’ superfluo criticare la scarsa utilità del blue ray nella sua funzione di archiviazione, nella quale fallisce senza dubbio per limiti strutturali (l’incapacità di scrivere e cancellare che hanno gli hdd in qualsiasi forma).

Quindi il blue ray nasce per contenere dati sì, ma dati di tipo ludico: film e giochini ps3 e via dicendo.

E quindi è inutile bestemmiarci contro: la battaglia (persa) per l’alta definizione (che un tempo si chiamava alta fedeltà) continua xchè senno morirebbe il mercato… cmq questo è un discorso ancora + lungo

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Genymus

Dicembre 9th, 2009 at 17:18

Salve, vorrei inanzitutto complimentarmi per la stesura del post che ritengo contenga tutte le informazioni necessarie.
Ho qualche commento sulla tecnologia del blu-ray… Mi chiedo sempre quale bisogno ci sia di tanto spazio, le case distributrici dei film, per utilizzarlo, ci inseriscono decine di lingue (l’idea di guardare un film in lingua giapponese non mi attrae più di tanto), decine di contenuti speciali ed altro. L’Alta definizione si può ottenere fino ad un certo punto e devo dire che i normali dvd di vendita (Dual Layer 8.5 Gb) bastano e avanzano per contenere un film di ottima qualità (di 8.5 gb ne vengono utilizzati 7.6 o in rari casi 8.2). Il Blu-Ray è ottimo per back-up o per l’inserimento di tanti dati, non trovo la necessità di sprecare spazio per un solo utilizzo.

Ps: per “marcelo.far”, la tecnologia si chiama “Blu-Ray” non “Blue-Ray” (http://it.wikipedia.org/wiki/Blu-Ray); Considerando che in questo post non ci sono limitazioni di caratteri mi chiedo se siano necessarie abbreviazioni del tipo: xkè, cmq, +, ecc; il nome non è “uindous 95” ma “Windows 95”.

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simona

Ottobre 24th, 2011 at 02:26

Quando ti sarai visto un film in blu-ray (su tv FullHD), non guarderai più un DVD.

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J B

Ottobre 25th, 2011 at 09:36

@Simona: deduco che tu non abbia letto per bene il post. Che il video in HD sia di qualità superiore a quello in risoluzione standard siamo tutti daccordo (poi io ho visto i film in FullHD e sono tornato tranquillamente al mio vecchio televisore a tubo catodico senza troppi rimpianti). Il punto è se il Blu-Ray sia o meno la soluzione migliore per archiviare i dati necessari ad un film in alta definizione.

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Maurizio

Ottobre 30th, 2011 at 07:36

A distanza di due anni dal post. Il br sta
Prendendo campo cioè i prezzi stanno scendendo. Probabilmente tra Qualche anno ancora i DVD spariranno.
Nel contempo si affaccia la distribuzione di video tramite rete, ancora più economica (per il distributore) perché senza supporto.
La mia opinione è che il concetto di “proprietà” di un film o di un brano si annacquerà, e migreremo su formati misti.
Per jb: se avevi una tv a tubo catodico sono d’accordo che l hd sia inutile, bisogna fare i conti con la risoluzione Dell occhio. Io già da anni uso un vpr (videoproiettore) con base Dell immagine di 2 metri da una distanza di 2.5 metri e la differenza si vede, anche se poi ti fai prendere dal film e te ne freghi. A 25 cm la risoluzione umana è 0.1 mm quindi a 2.5 m è 1 mm. Su due metri di immagine significa 2000 pixel, mentre su 25 cm sono 250 pixel, ecco che il DVD ti basta e avanza

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