Collisioni by

30 Mar
2010

Per i fisici delle particelle (quindi non per me) oggi dovrebbe essere un grande giorno. Infatti LHC, dopo una lunga pausa forzata dovuta ad un guasto, ha ricominciato a funzionare e oggi dovrebbe salire in potenza per arrivare ai famosi 7 TeV. Se siete curiosi di come funziona LHC o volete una spiegazione di cosa diamine vuol dire “collisioni a 7 TeV” potete tranquillamente darvi una lettura agli ultimi 4 o 5 post del blog di un fisico che al CERN ci lavora. Se invece siete impazienti e volete sapere tutto e subito seguendovi la cosa in diretta il CERN mette a disposizione addirittura un webcast.

Comunque vada state pure tranquilli, non ci sono buchi neri in agguato pronti a distruggere il pianeta (almeno non dentro LHC).

(forse) ne abbiamo parlato qui:

6 Responses to Collisioni

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Notizie dai blog su Guardate live gli esperimenti di collisioni di protoni nel LHC del CERN di Ginevra.

Marzo 30th, 2010 at 15:50

[…] Collisioni Per i fisici delle particelle (quindi non per me) oggi dovrebbe essere un grande giorno. Infatti LHC, dopo una lunga pausa forzata dovuta ad un guasto , ha ricominciato a funzionare e oggi dovrebbe salire in potenza per arrivare ai famosi 7 TeV. blog: FCVG faccio cose vedo gente | leggi l'articolo […]

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Teone

Marzo 30th, 2010 at 17:40

Uno spreco di energie umane ed elettriche difficilmente scusabile

Anni fa, di acceleratori lineari di particelle, che richiedevano una potenza infinitamente minore, era stato iniziato uno studio italiano per poterne consentire l’impiego nella terapia tumorale

ma i soldi erano pochi e il progetto non produsse granché

Oggi, dopo molti anni, si sa che un centro per l’adroterapia verrà realizzato a Padova, ma quanti sono morti intanto?

LHC… buono solo per farci scrivere noiose relazione ai professoroni per conservare il posto all’università….

bisognerebbe vietare questi sprechi che non producono alcun vantaggio pratico e i fisici dovrebbero prendere esempio dai matematici che non abbisognano di carrettate di soldi per i loro magnifici studi

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J B

Marzo 31st, 2010 at 11:08

@Teone: io posso anche capire che non sia banalissimo vedere quali benefici un acceleratore di particelle possa portare alla comunità. Tuttavia la risposta è già contenuta nel tuo commento e quindi la tua ostilità verso LHC mi lascia un po’ perplesso.
Le scoperte scientifiche non procedono quasi mai nella direzione “voglio realizzare qualcosa di utile allora mi metto a studiare come fare e faccio la mia scoperta” ma il procedimento è “studio qualcosa che non capisco e, quando la avrò capita, stai pur sicuro che le applicazioni salteranno fuori come funghi”.
L’esempio più eclatante di questo è il LASER. Quando è stato inventato si trattava solo della dimostrazione sperimentale di un fenomeno denominato “emissione stimolata” che era predetto dalla meccanica quantistica ma che non aveva nessunissima applicazione pratica. Tant’è che all’epoca furono in molti a definire il LASER come una cosa inutile che non sarebbe mai e poi mai stata utile nel mondo pratico. Anche i suoi creatori non erano in grado di dire a cosa sarebbe mai potuto servire. Tuttavia, nell’arco di pochi anni la fisica dei LASER è stata ben compresa rendendo la loro fabbricazione relativamente semplice ed economica (all’inizio era necessario molarsi a mano dei rubini rosa per combinare qualcosa). Oggi i LASER sono uno dei capisaldi della tecnologia moderna e sono utilizzati in ogni dove, dalla chirurgia all’elettronica di consumo.
Stessa cosa per gli acceleratori di particelle. I primi acceleratori non servivano assolutamente a nulla se non a studiare esoteriche proprietà delle particelle fondamentali. E non stiamo parlando di macchine semplici o poco costose. Al giorno d’oggi è possibile creare un piccolo acceleratore lineare a fini didattici con poche migliaia di euro di materiali ed un paio di persone. Ma all’epoca le stesse apparecchaiture erano “cutting-edge technologies”. Costavano un patrimonio (infatti nessuna università era in grado di mantenerne più di una e molte non se ne potevano permettere nessuno) e richiedevano decine di persone a tempo pieno che ci lavorassero. Quando la fisica delle particelle a quelle scale di energie è diventata chiara e ben compresa i fisici hanno iniziato a costruire acceleratori più grossi ma quelli della generazione precedente non andavano in pensione. Al contrario iniziavano ad essere utili a fini applicativi.
Facciamo qualche esempio: i positroni sono stati scoperti nei raggi cosmici nel 1932 ma è diventato possibile crearli a piacere e manipolarli (e quindi studiarli) solo con l’avvento degli acceleratori lineari. Una volta che abbiamo capito per bene come funzionano i positroni poi abbiamo potuto usarli per la PET.
Un’altra importantissima tecnologia che ci è stata fornita dagli acceleratori è la luce di sincrotrone: quando le particelle girano in un sincrotrone tendono a emettere radiazione elettromagnetica e quindi a perdere energia. Questo fenomeno può essere visto come un problema (e lo è se voglio accelerare molto le mie particelle) ma, una volta che è stato studiato e compreso ci si è resi conto che permette di generare fasci collimati e coerenti di raggi X. Al giorno d’oggi la luce di sincrotrone permette di fare immagini precise delle masse tumorali, studiare le proprietà cristallografiche dei nuovi materiali e addirittura analizzare le opere d’arte.
Insomma: le tecnologie sviluppate per LHC e le tecnologie che verranno sviluppate sulla base delle scoperte che lì verranno effettuate non saranno probabilmente sul mercato per decine di anni. Però i miei figli o nipoti potranno avvantaggiarsene.
Vale la pena di spendere oggi per avere un beneficio domani? Secondo me sì.

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Teone

Marzo 31st, 2010 at 16:39

perché è stato costruito questo *mostro* *toroidale* mentre i progetti (italiani) che volevano perfezionare (era uno studio del cnr) gli acceleratori lineari per l’adroterapia (e la radiochirurgia stereotattica) sono stati lasciati senza fondi?

perché conveniva evidentemente

si guasta lo LHC? (per alcuni conduttori con un’impedenza al di sopra della soglia massima coinsentita)

e che fa? nei mesi e mesi che ci vogliono per chiamare i tecnici e capire il guasto i professoroni scrivono e scrivono

esplode lo LHC? (ragiono per assurdo) e che fa? i professoroni continuano a scrivere

intanto quelli che potevano essere curati con l’adroterapia sono morti

vi vogliono buttare il fumo negli occhi: questi acceleratori con potenze tanto grandi, non hanno alcunché di utile per la ricerca medica, le radiazioni di particelle tollerabili dall’organismo umano sono assai più basse e si tratta solo di sperimentare i prototipi di acceleratori (lineari) col rendimento migliore

senza contare l’inquinamento prodotto: questa gente, bramosa di poter produrre relazioni sulle riviste per poter impedire a giovani di prendere il loro posto nelle università, agisce senza le più elementari norme di buon senso e logica

vuoi migliaia di teraelettronvolt (non parliamo dell’ignoranza dei giornali che si sono inventati il tetraelettronvolt), prima perfeziona le camere tokamak dei reattori a fusione e prenderai da lì l’energia per l’acceleratore, costituendo un sistema che impatta al minimo sull’ambiente e che anzi produce energia

chissà come è contenta la società elettrica di questo LHC!!

lo LHC è una sciocchezza perché ogni accensione, mette in gioco l’integrità della struttura (come si è visto) e per questa ragione se ne possono fare solo un piccolo numero programmato, entusiasmatevi pure, ma di entusiasmante non c’è nulla

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J B

Marzo 31st, 2010 at 17:40

Senti Teone, discutere è divertente ma le tue affermazioni più che un ragionamento ponderato trasudano rabbia e quindi è difficile ribattere. Se tu mi facessi un ragionamento coerente potrei ribattere ma tu ti limiti ad accusare a destra ed a manca.
Mi sbaglierò ma, alla fin fine, mi pare di capire che il fondo del tuo discorso è che non sopporti l’idea che la ricerca fondamentale riceva tanti finanziamenti e la ricerca applicata no. Ecco, qui mi sento di rincuorarti: la ricerca applicata riceve MOLTI più finanziamenti di quella fondamentale. I soldi che i paesi europei hanno dedicato ad LHC negli anni (incluse le bollette dell’elettricità) sono bruscolini se paragonati ai finanziamenti alla ricerca più applicata (ad esempio quella biomedicale a cui sembri tenere molto). Fatto sta che persino un’università quasi alla bancarotta come quella di Firenze ha quattro o cinque acceleratori lineari, gran parte dei quali usati per applicazioni mediche (ed uno per i beni culturali) mentre per fare un sincrotrone di alta potenza come LHC ci sono voluti quasi 30 anni e la quasi totalità dei gruppi di ricerca nell’ambito della fisica delle particelle che ci lavoravano a tempo pieno.
La sparata sui professori “bramosi di poter produrre relazioni sulle riviste per poter impedire a giovani di prendere il loro posto nelle università” poi non l’ho capita davvero. Lungi da me difendere i baroni universitari ma la stragrande maggioranza di chi lavora a LHC sono proprio i giovani di qui sopra.

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Teone

Marzo 31st, 2010 at 19:12

lo LHC è quantomeno *prematuro* (molto più utile sarebbe stato continuare le ricerche di fusione nucleare), chissà poi perché le nazioni sono tanto interessate alla costruzione di questi giganteschi acceleratori…

mi viene in mente la battuta del dottor Brass in THE CORE quando gli chiedono quanto tempo ci vorrebbe per costruire il Virgil (la nave di sua invenzione capace di andare al centro della terra) e lui risponde:

“non appen affinerete le vostre tecniche di costruzione; diciamo cinque.dieci anni”

e il generale: “quanto vorrebbe per costruirla in tre mesi?”

il dottor Brass (ridendo) : “dieci… dieci miliardi di dollari)”

non è che ce l’ho con te, se sono brusco ho le mie buone ragioni e i miei brutti ricordi di professori che facevano finta di capire, ma al di là del loro ristretto settore non sapevano distinguere una saldatura da un’altra

avessero annunciato di aver superato in bilancio energetico, in un reattore di fusione, l’energia richiesta per il funzionamento con quella prodotta, sarei contento ma siccome stanno spendendo soldi e tempo e risorse per tutt’altro, non sono contento (e anche a causa di questo c’è chi in italia vuole tornare alla fissione). speriamo che almeno imparino qualcosa in più sul confinamento ed i supermagneti ché può tornare utile per risolvere i problemi dei reattori di fusione che si spengono se il campo di confinamento cede

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