Vita di seggio 2 (La vendetta?) by

23 Giu
2009

Già che mi avevano fatto fare il presidente di seggio per il turno di europee + amministrative hanno ben pensato di farmelo fare anche a questo giro. Per la verità presidenti e segratari sono stati cooptati per entrambe le votazioni in un colpo solo, quindi nessuna sorpresa. Da noi non c’erano ballottaggi di sorta e quindi non posso proprio dire che sia stato un lavoro difficile (abbiamo avuto un’affluenza ai referendum di pochissimo superiore al 15%); ne approfitto però per fare un breve corollario ai commenti ed alle considerazioni della volta scorsa.

In rigoroso ordine causale:

  • L’idea che “il quorum non lo raggiungeremo mai quindi mi risparmio la fatica di votare” è legittima. Tuttavia si tratta di una profezia auto-avverante. Ovvero si avvera solo se un numero di persone sufficiente ci crede. Certamente uno può desiderare che uno o più dei quesiti referendari sia nullo, ma se avevate un qualche motivo per preferire la vittoria del sì allora che ci facevate a casa? Non mi dite che siete andati alò mare che il tempo faceva schifo in quasi tutta Italia.
  • La maggioranza di chi viene a votare prende tutte le schede che gli vengono date. Non perché abbia scelto coscientemente di votare a tutto, ma semplicemente perché è meno faticoso. Infatti rifiutano una o più schede solo persone che danno l’impressione di essere decisamente ben informate. Persone che sanno cosa vogliono e che a tracciare quelle croci ci mettono un attimo. Chi, quando entra in cabina, ha bisogno di rileggersi il testo del referendum o di riguardarsi i simboli dei partiti prenderà sempre tutte le schede. Ergo: se i referendum fossero stati fatti assieme alle europee sarebbero plausibilmente passati.
  • Rifiutare una o più schede è lecito. Ma mi spiegate perché una persona sana di mente dovrebbe venire, farsi timbrare la tessera elettorale e poi rifiutare tutte le schede? Il suo andare al seggio non concorrerà minimamente alraggiungimento del quorum e quindinon avrà altro effetto che l’aggiunta di un timbrino. Dato che non regalano alcun orsacchiotto al completamento della tessera elettorale me lo spiegate perché una persone così faccia la fatica di alzarsi dal divano e venire al seggio?
  • Un elettore mi ha chiesto se poteva far mettere a verbale una sua dichiarazione: ammetto che mi ha colto impreparato. Prima che io mi mettessi a cercare sul manuale se ne è andato togliendomi d’impiccio ma io comunque mi chiedo che senso avesse. Considerando che nessuno legge quello che scrivete sulle schede (se non è un voto valido allora è una scheda nulla punto e basta* pensate sul serio che qualcuno leggerà e prenderà in considerazione una vostra eventuale protesta scritta in duplice copia sul verbale?
  • A questo giro nessun rappresentante di lista. Non solo da noi, in nessun seggio della scuola dove ero. E dubito francamente che ce ne fossero molti anche dalle altre parti. Magari dove c’erano dei ballottaggi…
  • Se volete fare gli scrutatori dovete andare all’anagrafe del vostro comune di residenza e dare la disponibilità. Idem se volete fare i presidenti di seggio. Una volta data la disponibilità poi bene o male vi chiameranno. La cosa potrà stupire qualcuno ma i comuni sono spesso in carenza di scrutatori e quindi, anche se non venite sorteggiati al primo giro, è altamente probabile che veniate chiamati in sostituzione di qualcuno.
  • Se volete fare i presidenti di seggio magari è meglio se almeno un paio di volte fate gli scrutatori prima. Ancora meglio se poi, prima dell’inizio delle votazioni, vi date una lettura al manuale. Certe cose vengono solo con l’esperienza ma un presidente che non ha idea di cosa debba fare è un incubo per tutto il suo seggio.
  • Il vantaggio di fare il presidente di seggio non sono quei pochi Euro in più che vi vengono in tasca (per quanto, se avete delle economie traballanti come me, magari fanno sempre comodo). Il vero vantaggio è che se trovate un presidente incapace è solo colpa vostra.
  • Anche se l’affluenza è ridicolmente bassa è totalmente inutile che vi portiate un libro da leggere o, ancora peggio, da studiare. I pochi elettori vengono SEMPRE alla spicciolata e quindi ogni 5-10 min dovrete alzare gli occhi e concentrarvi sul vostro lavoro al seggio rendendo, di fatto, impossibile star dietro ad un libro.
  • Il trucco per non avere problemi al momento dello scrutinio è di non fare idiozie prima. Contate bene (e ripetutamente) le vostre schede quando le timbrate, fate dei controlli periodici sul numero delle persone che hanno votato e, soprattutto, studiatevi i verbali e le tavole di scrutinio con largo anticipo. Se, arrivati al dunque, sapete di preciso cosa fare e riuscite a spiegarlo agli scrutatori in modo semplice risparmierete un sacco di tempo. In particolare se c’è una elezione dove è possibile il voto disgiunto siate sicuri di aver capito cosa vuol dire e come si conteggia. Gran parte dei ritardi che sono capitati qui in zona per le comunali erano dovuti ad un conteggi errato dei voti disgiunti.
  • Stare due giorni pieni a non fare niente è più stancante di quanto non si creda.
  • Sui verbali la scheda viola era chiamata (giustamente) “scheda viola”, la scheda verde era chiamata “scheda verdino” e quella marroncina “scheda avana-ecru”. Qualcuno mi sa dire chi è il genio che sceglie i colori delle schede e secondo quale occulto criterio lo faccia?
  • Sul registro dove segnare il numero di tessera degli elettroi era scritto (un po’ in piccolo ma in un neretto ben visibile) che era fatto divieto al presidente di seggio ricordare agli elettori che potevano rifiutare le schede. Le parole esatte non me le ricordo e non ho modo di ritrovarle (verbali e registri non ce li fanno portare a casa). Potete essere o non essere d’accordo machiedere all’elettore se vuole sul serio tutte le schede è considerata istigazione all’astensione e , in Italia, l’ignoranza della legge non è una scusante. Egro: se volete rifiutare una scheda fate pure, ma se al vostro seggio vi hanno chiesto se lo volevate fare hanno commesso un atto illegale.

* Ok, lo so che esistono anche casi più complessi come il voto di lista nullo ecc. Dicevo per semplificare.

(forse) ne abbiamo parlato qui:

7 Responses to Vita di seggio 2 (La vendetta?)

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G.

Giugno 23rd, 2009 at 15:15

A rischio di passare per schifoso maschilista, “scheda avana-ecru” dev’essere l’alzata d’ingegno di una funzionaria.

Il 10% delle donne possiede una dose extra di recettori.
http://en.wikipedia.org/wiki/Color_vision#Cone_cells_in_the_human_eye

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J B

Giugno 23rd, 2009 at 15:26

@ G : Più che altro il maschio medio deve andare a cercare su wikipedia cosa diamine sia l’Ecru (e se dico avana le uniche cose che vengono in mente sono la città ed il sigaro) 😛

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Tooby

Giugno 23rd, 2009 at 15:31

Te lo dico io: la normativa prevede l’obbligo, a pena di sei mesi-tre anni di reclusione con ammenda, di annotare sul processo proteste e reclami degli elettori (l’obbligo, ad essere precisi, grava sul segretario). (DPR 361/1957, testo unico in materia elettorale, articolo 104 o qualcosa del genere).

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J B

Giugno 23rd, 2009 at 15:38

@Tooby: in questo caso non erano nè proteste nè reclami. Si trattava di un elettore che voleva che venisse messo a verbale che, secondo lui, il sistema dei referendum è concepito male. Se mi avesse dato il tempo di scoprire in quale pagina del verbale scrivere non avrei avuto problemi ad annotare il tutto, solo che se ne è andato appena mi son messo a cercare. Questo comunque non toglie che si tratti di una cosa completamente inutile 😉

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Tooby

Giugno 23rd, 2009 at 15:42

Non c’è dubbio che sia inutile, ma secondo me non c’è neppure dubbio che sia una protesta. Una legge di …, imprecisa come tante, ma pur sempre una legge. 😀

Per questo la prossima volta ti consiglio di assecondare la richiesta senza problemi (non sia mai ti capiti un cacaspilli), fatto salvo, ovviamente, che se la verbalizzazione dura un po’ troppo (e quindi ostacola le operazioni di voto) puoi farlo portare via dalla forza pubblica (sempre nel testo unico, ma stavolta l’articolo non me lo ricordo).

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Massimiliano

Giugno 23rd, 2009 at 16:38

In questo referendum ho fatto lo scrutatore per la prima volta 🙂

Aggiungo:
Non so se in tutti i comuni ci sia un “sorteggio”… può essere che in alcuni comuni gli scrutatori vengano decisi in seno all’ufficio elettorale in una qualche maniera (più o meno legittima)?

Il presidente di seggio è nominato dalla Corte d’Appello, come saprai. A me poi hanno detto che in genere il presidente viene riconfermato, se non ha combinato guai. Ti risulta?

Avrei sottolineato che lo svantaggio di fare il presidente di seggio è che se poi qualcosa non torna vengono a prendere te 😀

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J B

Giugno 23rd, 2009 at 16:56

@Massimiliano: io non sono “addentro alle segrete cose” ma, per quanto ne so, gli scrutatori vengono sorteggiati e poi, man mano che arrivano i rifiuti, l’ufficio elettorale va a chiamare persone che reputa affidabili (leggi: che spera gli diranno di sì). I presidenti mediamente son sempre i soliti a meno che tu non creio casini inenarrabili. Tuttavia c’è più ricambio di quanto si creda: un po’ per l’età della gente, un po’ perché la gente rifiuta, un po’ perché presidenti che fanno casino ce ne sono sempre.

NB Giusto per chiarirsi: io parlo per la realtà che conosco (un tranquillo paesino nei dintorni di Firenze). È perfettamente possibile che in luoghi più “di frontiera” le cose vadano in modo molto diverso.

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