Il lavoro che vorrei fare da grande by

16 Apr
2009

Si chiama “deformazione professionale”. È quella maledizione (maledizione per chi ti deve stare intorno più che altro) che ti obbliga a notare con un certo fastidio tutte le volte che qualcuno commette errori più o meno marcati nel tuo campo di specializzazione. Quando poi il tuo campo di specializzazione è un argomento più o meno scientifico e fai tanto tanto l’errore di accendere la tv o di andare al cinema allora è la fine. Film e telefilm sono letteralmente infarciti di errori che vanno dal dilettantesco al grottesco: ricordo ancora con raccapriccio quando mi fecero vedere Armageddon e non sono mai riscito a guardare più di pochi secondi di fila di Numb3rs.

La buona notizia è che registi e produttori pare inizino a rendersi conto del problema e hanno iniziato a  cercare attivamente la collaborazione di fisici e matematici per la stesura delle sceneggiature. In realtà l’uso di scienziati come consulenti esterni non è una novità, però fino ad oggi è sempre stata limitata ad una riaggiustatina finale giusto per dare ai discorsi un suono più tecnico ma senza mai veramente poterinfluire sugli svarioni più grossi. Adesso invece l’approccio sta (lentamente) cambiando: a Hollywood sono interessati ad avere uno scienziato che collabori alle sceneggiature fin dai primi momenti in modo che sia possibile evitare di introdurre gravi errori e che tutto diventi un po’ più verosimile.

Per favorire l’incontro tra i big di Hollywood e gli scienziati è nata la “Science and Entertainment Exchange“, un programma della National Academy of Sciences che si prefigge lo scopo di fornire ai produttori e registi che ne facciano richiesta contatti col mondo accademico e di individuare gli scienziati più adatti per ciascuna occasione.

Jennifer Ouellette, direttrice del programma, dice che ha “[…] iniziato a ricevere immediatamente e-mail da persone del mondo dello spettacolo che avevano bisogno di figure dal neo laureato per dare un’occhiata ad una bozza di sceneggiatura, all’epidemiologo per una consulenza su una nuova serie TV, fino ad una persone che stava preparando un grosso film e voleva mettere insieme un gruppo di scienziati che tirassero fuori nuove idee per la sceneggiatura”.

Intanto i primi risultati si iniziano a vedere: James Kakalios, professore di fisica all’università del Minnesota e famoso per aver scritto La fisica dei supereroi, è stato chiamato a collaborare alla stesura della sceneggiatura di Watchman (io il film non l’ho visto quindi non vi so dire se il risultato sia buono o meno). Non so voi ma per fare un lavoro del genere io sarei disposto a dare un pezzo consistente della mia anima.

(forse) ne abbiamo parlato qui:

1 Response to Il lavoro che vorrei fare da grande

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S.

Aprile 17th, 2009 at 07:54

Allora dovresti guardare Crossing Jordan. Dall’obitorio di medicina legale conducono indagini di polizia e quando serve fanno pure hackeraggio.

Tante volte sembra una parodia.

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