Moriremo tutti inghiottiti da un articolo scandalistico by

4 Set
2008

Come era facile prevedere a pochi giorni dall‘accensione di LHC sono ritornate in auge le storie secondo le quali moriremo tutti risucchiati da un buco nero formatosi all’interno dell’acceleratore.

Ne avevamo già parlato ma, immagino complice un articoletto su Repubblica, la gente ha iniziato a parlarne. Anche persone dotate di buon senso si lamentano del fatto che “un ristretto numero di scienziati si permetta di decidere per tutti gli altri“, sottintendendo che ci sia veramente un rischio, per quanto minimo, che gli esperimenti condotti a LHC producano un qualche tipo di danno.

Persone più preparate ed autorevoli (nonché infinitamente più lette) di me hanno già detto la loro. Tuttavia, dato che ripetere porta sempre giovamento, riporto un paio di ragionamenti che sarebbe bene tenere a mente quando si paventa la fine del mondo e che non richiedono chissà quali conoscenze di meccanica quantistica per essere compresi:

  • Gli eventi che accadranno all’interno di LHC accadono già continuamente in natura. Infatti i raggi cosmici che quotidianamente raggiungono il nostro sistema solare ed il nostro pianeta hanno già energie più che sufficienti (milioni di volte più che sufficienti) per dare luogo a tutte le reazioni possibili all’interno di LHC. L’unica differenza fra gli eventi che accadono spontaneamente e naturalmente da quando esiste l’universo e quelli che verranno studiati all’interno dell’acceleratore di particelle è che i secondi avverrnno in maniera controllata e studiabile invece che dove e quando pare a loro.
  • Non esiste una teoria quantistica della gravitazione. In conseguenza di ciò nessuno scienziato che si possa definire tale è in grado di sapere a priori cosa verrà fuori dalle collisioni fra protoni. Se lo sapessimo già ci saremmo potuti risparmiare tutti quei soldi che son serviti a costruire LHC. L’unica cosa certa è che, qualunque cosa venga fuori, ci darà la possibilità di studiare e comprendere fenomeni che già accadono in continuazione e che sono alla base del funzionamento dell’universo.
  • È possibile (probabile?) che si formino dei piccoli buchi neri. Se però la relatività generale è qualcosa di più di una favoletta per bambini (e, considerando che i vostri GPS si basano pesantemente su di essa per funzionare, direi che ci possiamo fidare) questi buchi neri appariranno e spariranno entro frazioni di secondo così microscopiche che servirebbe un post apposito solo per spiegare quanto siano piccole. E, nel frattempo, non solo non inghiottiranno la terra ma non danneggeranno nemmeno la delicata strumentazione che li circonda.

Poi ciascuno di noi è liberissimo di farsi prendere dal panico per quello che preferisce e/o di cercare un po’ di pubblicità mediatica facendo pubblicità alle teorie più bislacche.

(forse) ne abbiamo parlato qui:

5 Responses to Moriremo tutti inghiottiti da un articolo scandalistico

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Tooby

Settembre 4th, 2008 at 16:39

Oppure, se queste reazioni avvengono già in natura, e se l’evento “buco nero” è tanto probabile per reazioni di quel genere, come mai gli esseri umani sono ancora qua dopo non so quanti miliardi di anni? Solo fortuna? 😀

A scanso di equivoci…ho letto che il presunto buco nero in quattro anni dovrebbe inghiottire la Terra: faccio in tempo a tornarmene al Sud per salutare…qualcuna, partendo da Milano (Ginevra è dietro l’angolo, insomma)?^_^

Comunque, meno male che ci sono i blog con persone competenti come te…se dovessimo affidare l’informazione solo ai giornalisti, staremmo a posto.^_^

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Wil Nonleggerlo

Settembre 5th, 2008 at 09:53

Complimenti per il blog, non lo conoscevo. Direi che già il titolo è un biglietto da visita perfetto …

A presto, Wil.

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Claudio Messora

Settembre 5th, 2008 at 16:21

Calcolare con esattezza quali saranno i risultati dell’esperimento è sicuramente qualcosa che esula da una qualunque conoscenza anche scientifica ma generica, tanto più che la materia pare per l’appunto ancora da studiare.

Ciononostante, se è vero che le fonti che sminuiscono i pericoli siano accreditate, lo stesso si può in qualche misura dire per chi tali eventi li paventa, trattandosi pur sempre di squadre di scienziati che non solo fanno capo al sig.Otto, in Germania, ma arrivano anche dall’area asiatica.

In tali circostanze, di fronte ad una minaccia che presenta alcuni aspetti oscuri, se non concreti per lo meno tali per l’opinione pubblica, qualche conferenza in più per “decidere” tranquillizzando anche il contadino calabrese sarebbe un segnale di rispetto per tutti.

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J B

Settembre 8th, 2008 at 08:46

@ Claudio: l’approvazione del “progetto LHC” data dicembre 1994 e non è stata presa in un buio scantinato da oscuri signori ma dopo una discussione pubblica. Da allora migliaia di fisici ed ingegneri hanno fatto e rifatto i conti, analizzato tutti i dettagli e previsto tutto quello che era possibile prevedere. Allo stato attuale delle cose non abbiamo un’idea chiara di cosa verrà fuori dagli scontri fra protoni dentro LHC, ma abbiamo n-mila teorie pronte a spiegare qualunque risultato possibile (sono oltre 20 anni che i fisici teorici si dedicano alla creazione di “teorie possibili”) e, guarda caso, nessuna di queste include la fine della terra.

Poi arriva Rössler, un chimico di una certa fama che si è occupato di argomenti vari (famoso per il cosiddetto “attrattore di Rössler”), che presenta dei risultati di relatività generale secondo i quali i mini-buchi neri che si dovrebbero (potrebbero) formare all’interno di LHC sono pericolosi mentre quelli che si creano spontaneamente per il bombardamento di raggi cosmici non lo sarebbero. L’argomento si basa su dettagli di relatività generale ma, stringendo e semplificando, il nocciolo della questione è che secondo i calcoli di Rössler i buchi neri non dovrebbero evaporare (ovvero perdere massa) ma aumentare esponenzialmente le loro dimensioni e diventare oggetti di dimensione “infinita”. Cosa può fare uno scienziato in casi come questi? Ad esempio potrebbe ignorare le critiche e far finta di nulla nella speranza che nessuno se ne accorga. Nonostante in molti pensino alla comunità scientifica come ad un covo di malvagi demoni dediti alla distruzione della terra quello che è stato fatto è stato ribattere alla teoria di Rössler dimostrando che non solo era inconsistente da un punto di vista matematico, ma va anche contro a svariati risultati sperimentali ed a proprietà accertate della relatività generale. Questo è stato fatto pubblicamente ed a vari livelli di complessità: dagli articoli scientifici pieni di equazioni alle spiegazioni qualitative e comprensibili a tutti (tutti quelli che abbiano voglia di leggerle).

Tuttavia c’è poco da fare: mediaticamente fa molto più “rumore” un piccolo gruppo di scienziati (nessuno dei quali esperto nella materia di cui stiamo parlando) che annunciano la fine del mondo e che, nei loro discorsi, parlano più di questioni morali e religiose che di scienza, piuttosto che decine di migliaia di fisici che spiegano in modo pacato ed asciutto perché questi annunci siano privi di un qualunque fondamento.

La nostra colpa è quella di essere poco mediatici.

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flo

Settembre 10th, 2008 at 17:06

E’ più probabile che mi inghiotta l’articolo scandalistico che dicevi…

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